CARDIOVASCOLARE
L’area cardiovascolare si occupa delle malattie che coinvolgono il cuore o i vasi sanguigni. Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di patologie di cui fanno parte le malattie ischemiche del cuore, come l'infarto acuto del miocardio e l'angina pectoris, e le malattie cerebrovascolari, come l'ictus ischemico ed emorragico. Queste patologie rappresentano le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità in Italia. Le malattie cardiovascolari sono in gran parte prevenibili, in quanto, accanto a fattori di rischio non modificabili, tra cui età, sesso e familiarità, riconoscono anche fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita, come: fumo, alcol, alimentazione non corretta, e sedentarietà, spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nel mondo occidentale, e nel nostro paese. Secondo i dati ISTAT nel 2021 dette patologie hanno rappresentato il 30,8% di tutti i decessi.
Fonti:
Ministero della Salute
GASTROINTEROLOGIA
La Gastroenterologia è la branca medica che si occupa dello studio e della cura delle patologie a carico dello stomaco, dell'intestino e più in generale di tutto l'apparato digerente.
Tra le patologie gastroenterologiche, Chiesi dedica le sue attività di ricerca e sviluppo principalmente alle malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI).
Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI)
Con la definizione di malattie infiammatorie croniche intestinali ci si riferisce a un gruppo di condizioni infiammatorie croniche a eziologia ignota che interessano prevalentemente il tratto gastrointestinale con una sintomatologia clinica aspecifica con diarrea con muco e sangue, dolore addominale, febbre, debolezza e perdita di peso nelle fasi attive di malattia alternate a fasi di quiescenza.
La Colite ulcerosa riguarda solo quel tratto dell’intestino denominato colon. É caratterizzata da una infiammazione che parte dal retto e può estendersi nel tempo fino a colpire porzioni piú o meno estese del colon. Causa lo sviluppo di ulcere superficiali associate ad una infiammazione cronica del tratto di intestino interessato
La Malattia di Crohn, può colpire qualsiasi area del tubo gastrointestinale, dalla bocca all’ano. Di solito, coinvolge l’ultima parte dell'intestino tenue, chiamato ileo, con parte del colon, oppure solo il colon in una sua qualsiasi parte (colite).
Non esistono ad oggi reperti patognomonici o test diagnostici specifici e la diagnosi è essenzialmente clinica e/o per esclusione e si basa sulla combinazione di informazioni provenienti dalla visita medica, da indagini endoscopiche, da esami istologici e radiologici.
Nonostante l’eziologia delle MICI rimanga ignota, sono stati proposti diversi aspetti con possibile importanza eziologica che comprendono fattori familiari, genetici e immunologici, pur non trattandosi di malattie ereditarie sembra avere una predisposizione familiare a sviluppare la malattia.
In Italia non ci sono dati ufficiali sulla diffusione delle malattie infiammatorie croniche intestinali, ma si stima che colpiscano oltre 200.000 persone a livello nazionale. La malattia di Crohn è più comune nei paesi occidentali e rara, nei Paesi in via di sviluppo. Colpisce principalmente i giovani tra i 20 e i 30 anni, e meno frequentemente le persone oltre i 65 anni. L’incidenza della colite ulcerosa varia da Paese a Paese, con i tassi più alti nei paesi industrializzati. Sebbene possa insorgere a qualsiasi età, si manifesta più spesso nei giovani adulti.
Fonti:
ISSalute
MUSCOLO SCHELETRICA
L’apparato muscolo scheletrico, detto anche apparato locomotore, è l’insieme di ossa, articolazioni, muscoli, tendini e legamenti che permettono il sostegno ed il movimento del corpo umano.
I disturbi a carico di questo apparato costituiscono un gruppo eterogeneo di affezioni e sono spesso associate a dolore e limitazioni motorie. Queste possono avere importanti ripercussioni sulla vita sociale dell’individuo e condurre a vari livelli di disabilità e inabilità al lavoro.
L’impatto delle malattie muscolo scheletriche (Mms) sulla salute globale della popolazione è elevato: si stima che l’artrosi/artrite e l’osteoporosi siano tra le condizioni croniche più diffuse in Italia. La prevalenza di queste patologie aumenta con l’età e colpiscono principalmente le donne.
Una diagnosi precoce e un trattamento adeguato delle Mms comporterebbero una riduzione della disabilità e un miglioramento della prognosi e dell’aspettativa di vita, con conseguente abbattimento anche dei costi economici e sociali legati alla gestione di queste patologie.
Fonti:
EpiCentro ISS
NEONATOLOGIA
La neonatologia è una branca della pediatria che si occupa dell’assistenza dei neonati per patologie soprattutto correlate alla nascita prematura. Con il termine prematurità si definisce una nascita antecedente alla 37ª settimana di età gestazionale. La nascita prematura è la principale causa di mortalità e morbilità perinatale, poiché risulta correlata ad un maggior rischio di insufficienza respiratoria e di complicanze che interessano il sistema nervoso e l’apparato gastrointestinale. I neonati prematuri sono pazienti fragili. L’esito clinico è condizionato, oltre che dalla gravità della loro patologia polmonare, anche dagli interventi terapeutici disponibili, dalla qualità dell’assistenza neonatale e dalle eventuali complicazioni associate al parto prematuro.
NEUROLOGIA
La neurologia è la disciplina medica che studia gli aspetti anatomofisiologici, patologici e clinici delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Le malattie neurologiche costituiscono un gruppo eterogeneo di patologie ed hanno un impatto sulla sostenibilità del sistema sociosanitario e la frequente presenza di disabilità nei soggetti affetti ha gravi conseguenze economiche e sociali per le famiglie.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha rilevato un incremento delle patologie neurologiche dovuto in parte all'invecchiamento della popolazione e alla mancanza di trattamenti terapeutici risolutivi e in parte alla scarsa efficacia di misure preventive.
PSICHIATRIA
La psichiatria è una branca specialistica della medicina che ha per oggetto lo studio clinico, la terapia e la prevenzione dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici. Con l’espressione salute mentale, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si fa riferimento ad uno stato di benessere nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive e/o emozionali ed esercitare la propria funzione all’interno della società.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce, infatti, la salute mentale come “uno stato di benessere in cui ogni individuo realizza il proprio potenziale, è in grado di far fronte agli eventi stressanti della vita, è in grado di lavorare in modo produttivo e fruttuoso ed è in grado di fornire un contributo alla comunità” Il disturbo mentale è inteso come una sindrome caratterizzata da problemi nel pensiero, nella regolazione delle emozioni o nel comportamento di una persona, che riflettono una disfunzione dei processi psicologici, biologici o dello sviluppo che compongono il funzionamento mentale. I disturbi mentali sono generalmente accompagnati da sofferenza o difficoltà nelle abilità sociali, occupazionali e altre attività significative.
Fonti:
WHO
Ministero della Salute
RESPIRATORIA
L’area terapeutica respiratoria si occupa della prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie che colpiscono l’apparato respiratorio. Questo campo include una vasta gamma di patologie, sia acute che croniche e altre condizioni che compromettono la funzione respiratoria.
TRAPIANTO
Il trapianto è un intervento chirurgico che consiste nella sostituzione di un organo o tessuto malato, quindi non più funzionante, con uno sano dello stesso tipo proveniente da un altro individuo che viene chiamato donatore. Oggi il trapianto è un intervento routinario in grado di salvare migliaia di vite ogni anno. Si ricorre al trapianto quando una grave insufficienza d’organo o una grave malattia del sangue non è curabile con altri trattamenti medici; spesso, infatti, il trapianto è una terapia salvavita, come nel caso in cui la grave insufficienza riguardi il cuore, il fegato e i polmoni. Nonostante i progressi raggiunti a livello organizzativo e il costante lavoro di informazione e sensibilizzazione, l'offerta di organi resta inadeguata rispetto alle richieste di trapianto. È proprio questa situazione a determinare la formazione delle liste di attesa.
Alla base del trapianto c’è la donazione, un atto volontario, consapevole, gratuito e anonimo. Infatti gli organi, i tessuti e le cellule staminali emopoietiche non possono essere costruiti artificialmente. Per questo, è necessario che si rendano disponibili sempre più donatori che, con il loro gesto, possono contribuire a rispondere in modo efficace alle tante richieste dei pazienti in attesa di trapianto. Esprimere il proprio consenso in vita alla donazione è il gesto più concreto e importante che possiamo fare per aiutare tutte le persone in attesa di trapianto. Il metodo più semplice e immediato per dare il consenso alla donazione di organi è la dichiarazione sulla carta d’identità ma esistono molti altri metodi che si possono scegliere per dichiarare la propria volontà a diventare donatore.