“Recupera e respira”: il primo progetto nell’Unione Europea di raccolta e smaltimento di device respiratori

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Data: 08/09/2022

COMUNICATO STAMPA

  • Chiesi Italia lancia “Recupera e Respira” (recuperaerespira.it), il primo progetto nell’Unione Europea dedicato al recupero e al corretto smaltimento degli inalatori esauriti utilizzati per la cura delle patologie respiratorie.
  • L'iniziativa, realizzata in partnership con Federfarma, vede nel Friuli-Venezia Giulia e nelle sue farmacie territoriali la prima Regione italiana coinvolta in questo importante progetto a forte impatto ambientale.
  • "Recupera e Respira" nasce dall'impegno di Chiesi Italia volto a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2035, migliorando gli impatti dei processi aziendali e dei suoi prodotti sulle persone, la biosfera ed il territorio.

 

 

Trieste, 8 settembre 2022. Chiesi Italia lancia “Recupera e respira”, il primo progetto nell’Unione Europea di sensibilizzazione e consapevolezza ambientale mirata a raccogliere e smaltire correttamente gli inalatori respiratori spray e polvere, grazie ad una raccolta organizzata, in collaborazione con tutte le farmacie territoriali del Friuli-Venezia Giulia, che eviti lo smaltimento nella spazzatura indifferenziata urbana. “Recupera e respira”, è un progetto virtuoso, che si avvale della collaborazione di Federfarma e della Regione Friuli-Venezia Giulia, prima Regione ad aderire al progetto.

Il Gruppo Chiesi è il più grande gruppo biofarmaceutico internazionale ad aver ricevuto la certificazione B Corp1, riconoscimento di alti standard sociali e ambientali che riunisce un movimento di imprese con l’obiettivo comune di essere protagoniste del cambiamento globale, generando con le proprie attività un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. In maniera analoga e coerente con questo impegno, il progetto “Recupera e respira” intende tutelare l’ambiente e limitare l’effetto della dispersione in atmosfera di residui che possono essere dannosi per l’equilibrio dell’ecosistema e per la salute dell’uomo.

“Il progetto è parte integrante di un più ampio piano strategico in tema di sostenibilità. – afferma Raffaello Innocenti, Amministratore Delegato di Chiesi Italia - I temi della sostenibilità sono sempre stati fondamentali per Chiesi, ed esprimono la nostra volontà nel prenderci cura attivamente delle persone, della comunità in cui operiamo e dell’ambiente.

 

 

Coerentemente con l’impegno di diventare Carbon Neutral entro il 2035 azzerando il proprio bilancio di emissioni di gas ad effetto serra, il Gruppo Chiesi ha deciso di investire circa 350milioni di euro in un nuovo processo produttivo per la produzione di inalatori spray (pMDI) con propellente bassoemissivo, innovativo e rispettoso dell’ambiente.”

“Il lancio di questo progetto innovativo nella nostra Regione è per noi motivo di orgoglio”, afferma Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “Il Friuli Venezia Giulia aderisce con convinzione a questa partnership virtuosa con la filiera della salute, con l’obiettivo di incentivare il più corretto e consapevole approccio sul versante della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.”

Il progetto, promosso da Chiesi Italia, è stato sviluppato in partnership con Federfarma, la Federazione che raccoglie le oltre 18.000 farmacie private in tutta Italia e impegnata nel promuovere la cultura della salute e della sostenibilità sia all'interno della propria organizzazione, sia nella relazione con i cittadini-pazienti.

Come sottolineato da Marco Cossolo, Presidente di Federfarma, La farmacia rappresenta sempre più il presidio sanitario di prossimità per eccellenza, punto di riferimento per i cittadini sui temi di salute. I farmacisti, in qualità di ‘professionisti del farmaco’, ricoprono un ruolo centrale nell'azione di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale relativi all'uso consapevole dei farmaci e sul loro corretto smaltimento.

L’iniziativa vede anche il patrocinio di FIMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia), SNAMI (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) e la FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani), oltre che la collaborazione di Assinde e del Gruppo EcoEridania.

“Questo progetto, che mi auguro possa essere presto esteso anche in altre Regioni, testimonia la grande attenzione di tutta la filiera del farmaco sulla necessità di porre in essere azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico e preservare la salute del pianeta per le generazioni future - afferma Andrea Mandelli - Presidente FOFI. L’apporto del farmacista, in quanto professionista sanitario più prossimo al cittadino e in virtù del rapporto di fiducia con la comunità in cui opera, è fondamentale sia per sensibilizzare alla corretta gestione della terapia, sia per promuovere l’adozione di comportamenti responsabili a salvaguardia dell’ambiente e a tutela della salute”.



L’iniziativa, grazie alla collaborazione con Federfarma Friuli-Venezia Giulia, coinvolgerà le 408 farmacie territoriali della regione, che si sono rese disponibili a raccogliere gli inalatori esauriti dai pazienti. Questi, verranno poi inviati al termovalorizzatore certificato di Spilimbergo in provincia di Pordenone, così da poter smaltire anche il propellente residuo, ottenendo in più un recupero di energia elettrica.

 

Progetti come ‘Recupera e Respira’ testimoniano quanto la collaborazione tra pubblico e privato riesca a generare valore per la società. – commenta Giorgio Palù, Presidente di AIFAAnche all’interno delle istituzioni, dobbiamo farci promotori di comportamenti virtuosi che possano portare un reale beneficio per le persone e, come in questo caso, per il nostro Pianeta. Credo che tutte le aziende, oggigiorno, non possano esimersi dall’implementare dei piani volti alla sostenibilità: ambientale, economica e sociale.



Gli inalatori sono un presidio fondamentale, sia per la quota farmaco che per la tecnologia utilizzata, per le patologie respiratorie come, ad esempio, la BPCO (BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva), un insieme di malattie respiratorie che interessano polmoni e bronchi e che colpisce circa 3,5milioni di persone in Italia, o come l’ASMA e le allergie respiratorie che ne coinvolgono circa 9 milioni di persone. – spiega Silvestro Scotti, Segretario Nazionale della FIMMGSi può, quindi, facilmente comprendere, per ridurre l’impatto ambientale di un numero così elevato di inalatori se non smaltiti correttamente, quale ruolo possa avere la Medicina Generale in un approccio One Health di questo tipo che può essere amplificato sui nostri pazienti grazie al rapporto fiduciario.”



Abbiamo risposto con favore a questa iniziativa innovativa nel panorama della tutela dell’ambiente e del riciclo in ambito sanitario. – afferma Luca Degrassi, presidente di Federfarma Friuli-Venezia Giulia - Mettiamo a disposizione la nostra professionalità e la nostra presenza capillare nella Regione a supporto di questa importante iniziativa, che confidiamo venga raccolta positivamente anche dai cittadini, i primi a manifestare il proprio interesse ed impegno portando nelle farmacie gli inalatori esausti.



Gli inalatori raccolti nelle farmacie verranno ritirati periodicamente da Assinde, società costituita da Farmindustria, Federfarma e Assofarm e dalle Associazioni delle aziende distributrici Adf e Federfarma Servizi, con operatori specializzati2, e avviati allo smaltimento nel termovalorizzatore certificato.

 

In Friuli-Venezia Giulia è attualmente attivo un termovalorizzatore all'avanguardia in grado di smaltire correttamente, a temperatura certificata di 1100°C, gli inalatori esauriti. – spiega Maria Grazia Chimenti, Direttore Generale di Assinde - L’operazione di raccolta e smaltimento con termovalorizzazione, oltre a eliminare il rifiuto dall’ambiente, consente anche un recupero energetico, con la produzione di energia elettrica da immettere nella rete di produzione e distribuzione.3 In questo progetto innovativo l’obiettivo è quello di trasformare un gesto periodico da parte del paziente in un momento condiviso di attenzione alla qualità dell’aria e dell’ambiente. E per questo Assinde, che vanta una presenza nel settore da oltre 40 anni, ha messo a disposizione, con entusiasmo, le proprie competenze e la propria esperienza”.

Il progetto include anche una campagna di awareness e di comunicazione integrata, rivolta ai farmacisti e ai pazienti, e un’altra dedicata a MMG e Specialisti. Entrambe volte ad informare l’opinione pubblica sul rispetto dell’ambiente.

 

Chiesi Italia

Chiesi Italia, la filiale italiana del Gruppo Chiesi, rivolge il suo impegno alle attività di informazione medico scientifica e commercializzazione dei prodotti Chiesi sul territorio italiano. L'organico comprende 543 persone, di queste 117 nella sede di Parma e 426 che rivolgono la propria attività agli attori del sistema sanitario nazionale.

Per ulteriori informazioni: www.chiesi.it

Gruppo Chiesi

Chiesi è un gruppo biofarmaceutico internazionale orientato alla ricerca che sviluppa e commercializza soluzioni terapeutiche innovative nel campo della salute respiratoria, delle malattie rare e delle cure specialistiche.

Per realizzare la propria missione di migliorare la qualità di vita delle persone, il Gruppo agisce in maniera responsabile non solo verso i pazienti, ma anche per le comunità in cui opera e per l’ambiente. Avendo adottato lo status giuridico di Società Benefit in Italia, negli Stati Uniti e in Francia, l’impegno di Chiesi a creare valore condiviso per la società nel suo complesso è legalmente vincolante, e al centro di ogni decisione aziendale. Dal 2019, Chiesi è il più grande gruppo biofarmaceutico certificato B Corp. I suoi progressi in termini di sostenibilità sono misurati e valutati secondo gli standard più ambiziosi oggi disponibili. L’azienda ha l’obiettivo di raggiungere impatto zero sull’ambiente entro il 2035.

Chiesi, che vanta oltre 85 anni di esperienza, ha sede a Parma, opera in 30 Paesi, e conta oltre 6.000 collaboratori. Il Centro Ricerche di Parma collabora con altri sei importanti poli di R&S in Francia, Stati Uniti, Canada, Cina, Regno Unito, e Svezia.

 

Per ulteriori informazioni www.chiesi.com

 

Federfarma

Federfarma è la Federazione nazionale che rappresenta le oltre 18.000 farmacie private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale. Comprende il Sunifar, che rappresenta le oltre 6.700 farmacie rurali. Grazie alla loro diffusione capillare le farmacie rappresentano un grande valore aggiunto per garantire un elevato livello di assistenza farmaceutica e servizi sanitari di prossimità sull’intero territorio nazionale, comprese le aree interne del Paese.


[1] Società B Corp. Consultabile al sito: B corp | Chiesi Italia S.p.A.

[2] Come previsto da Testo unico dei rifiuti D. Lgs. 152/2006

[3] Procedimento classificato come operazione di recupero energetico “R1” ai sensi dell’allegato C alla   parte IV del D.Lgs 3 aprile 2006, n 152.